In data odierna, martedì 29 Novembre 2022, ci arriva la conferma della morte, a soli 38 anni, della giovane illustratrice italiana del New York Times Elena Xausa, morta a causa di un letale cancro. Le sue originali e coloratissime illustrazioni hanno conquistato prestigiose testate internazionali tra cui il New York Times, Die Zeit, e poi Monocle e la rivista The New Yorker, ma sono state anche protagoniste di un’apprezzata mostra a Bassano lo scorso anno, in occasione del ritorno del Ponte degli Alpini in città dopo il lungo restauro.
Il suo tratto inconfondibile è presente poi nei manifesti dell’ultima edizione di Operaestate, nel logo delle cerimonie civili dedicate a San Bassiano, compreso il piatto consegnato ai vincitori. La nota artista solo in primavera aveva sposato l’amato Lorenzo Fonda. Di Marostica, dopo il diploma allo Iuav di Venezia Elena è partita con una valigia piena di talento, entusiasmo, idee e voglia di fare, riuscendo a brillare a livello internazionale, diffondendo il suo stile, la sua bravura e la sua ironia creativa da un continente all’altro. Un bagaglio di esperienze che l’ha portata a grandi successi.
Diversi e variegati i ricordi di amici e collaboratori della Xausa, che in queste ore stanno condividendo sui social il proprio rammarico per l’orrenda notizia. Rammarico unito a preziosi ricordi o sentiti commianti spesso accompagnati dalle immagini cariche di ironia dell’artista. “Oggi è venuta a mancare un’artista incredibile, un talento cristallino e internazionale, un’illustratrice fondamentale e germinale per il Treviso Comic Book Festival”, si legge sulla pagina Facebook della rassegna trevigiana, del quale l’illustratrice era stata ospite in passato.
Il lungo messaggio continua con: “sin dalla prima ora ci ha contagiati col suo entusiasmo, le sue idee, la sua presenza sempre curiosa, sempre propositiva. Che fosse dipingere un toy o insegnare ai bambini, essere protagonista di una mostra come ‘Ototeman’ nel 2014 o con l’installazione ‘Pandoro’ nell’assurdo 2020, Elena era sempre un concentrato di energia, una batteria di effetti speciali coloratissimi, accesi però con una semplicità e una gentilezza infinita. Oggi il mondo dell’illustrazione perde una grande protagonista. Ma la sua energia non sarà sprecata, non sarà dissipata. Quello che possiamo fare è continuare a diffondere l’arte che ci ha lasciato, tenendo ben in mente la sua lezione”.
“Ho incontrato Elena per la prima volta diversi anni fa, durante un festival che vedeva in cartellone una sua mostra personale. Rimasi folgorato dalla forza delle sue illustrazioni: mi chiedevo come delle opere visivamente così ‘leggere’ potessero essere allo stesso tempo così potenti. Poi l’ho conosciuta e ho capito che le sue immagini erano esattamente come lei: apparentemente fragili, ma con una forza coinvolgente”, ha dichiarato Ale Giorgini ad Artribune. Una perdita dolorosa di una giovane artista piena di vita e di talento.